Dott. Ruben Panizzut
Fisioterapista e Kinesiologo
Specialista in Riabilitazione Ortopedica e Sportiva

MASSOFISIOKINESITERAPIA

Rappresenta un’ insieme di tecniche volte alla prevenzione, al recupero, al mantenimento e al miglioramento del benessere psico-fisico attraverso il massaggio terapeutico con modalità differenti a seconda della patologia e dell’età dei pazienti.
Lo si può suddividere in:


1. Massaggio antalgico
Si effettua quando i muscoli appaiono rigidi e dolenti a seguito di eccessivo affaticamento o dopo uno sforzo violento o movimenti bruschi, stati patologici del sistema nervoso o patologie degenerative o traumatiche del sistema muscolo scheletrico. Il fine è di raggiungere quanto piu’ possibile il rilassamento delle fibre muscolari.


2. Massaggio decontratturante
E’ un trattamento che nasce come massaggio terapeutico, per la cura delle contratture muscolari; scioglie le tensioni e le contratture donando sollievo ai soggetti con dolore muscolare localizzato, causato da atteggiamenti posturali sbagliati, movimenti scomposti, incidenti occasionali, cause organiche o emotive, da disordine alimentare o da stanchezza.
Quando un muscolo si contrae limita l’ampiezza dell’estensione dei nostri movimenti. Questo genera una sensazione di irrigidimento e in alcuni casi provoca dolore, fino ad arrivare a bloccare i movimenti. Le contratture possono colpire tutti, compresi coloro che non praticano attività fisica e nella maggior parte dei casi si manifestano negli arti inferiori, ma possono interessare anche la schiena ed in particolare la zona lombare.
Il massaggio decontratturante, grazie a manovre profonde, migliora l'elasticità dei tessuti, rimuove l'acido lattico e rilassa la muscolatura, dando una sensazione di sollievo immediata.


3. Massaggio sportivo
Il massaggio sportivo ha tre effetti: prepara il muscolo rendendolo pronto all’impegno, lo rilassa dopo l’attività e ne migliora i tempi di recupero. Può infine essere praticato per un semplice rilassamento generale o locale.

Quando è opportuno:
prima di un impegno muscolare gravoso
al termine dell’impegno stesso
in occasione di una gara
nei giorni di scarico
quando si sente la necessità di raggiungere un migliore stato di rilassamento.

Come si pratica:
a mani nude, avvalendosi di oli o creme specifiche. La mano nuda scivola infatti con difficoltà sulla pelle,scaldandosi rapidamente e provocando abrasioni o irritazioni. L’uso di appositi unguenti aumenta, quindi, la fluidità ilmassaggio. Se contenenti principi attivi questi ultimi associano il beneficio del massaggio a quello determinato dai lorocomponenti. Nella cura di traumi e malattie dell’apparato e nella profilassi vengono quindi usati oli, gel e creme con diversefunzioni: analgesica, antinfiammatoria, di riduzione dell’irritabilità dei tessuti, di accelerazione del riassorbimento, di riduzionedegli ematomi, di miglioramento della microcircolazione.

Effetti:
Gli effetti del massaggio sportivo e terapeutico sono molteplici e possono avere diverse funzioni quali:
Aumentare la circolazione sanguigna e migliorarla attraverso la spinta del sangue verso il cuore.
Ripristinare la scorrevolezza fisiologica dei piani tessutali e delle parti molli Rimuovere le tensioni muscolari.
Mantenere l’elasticità e la mobilità del tessuto connettivo e aumentare la mobilità e flessibilità articolare.


4. Massaggio pre gara
Si esegue alcuni minuti prima della gara. Oltre a riscaldare i muscoli, aumentando la loro capacità di lavoro, il tono e la mobilità articolare, il massaggio pre-gara ha funzione di prevenire i traumi e stemperare l’ansia che precede il via.
Viene inoltre stimolato il sistema nervoso centrale, favorendo la sua completa attivazione.
Le parti del corpo massaggiate saranno quelle soggette al maggior carico e più soggette a traumi.
Si compie con manovre veloci, atte a creare l’alternarsi di lievi contrazioni, che abbinate al prodotto utilizzato, favoriscono l’apporto di sangue nel muscolo e aumentano la temperatura locale.
La durata deve essere compresa tra 5 e 10 minuti, abbinando qualche esercizio di riscaldamento per la muscolatura della schiena e delle spalle. dei tessuti. In condizioni climatiche fredde e ventose, e in tutte le discipline in cui l’atleta è soggetto a bruschi sbalzi di temperatura, è opportuno effettuare il massaggio utilizzando prodotti riscaldanti. Il prodotto va applicato pochi minuti prima dell’attività, distribuendolo sulla pelle e portandolo a completo assorbimento senza massaggiare eccessivamente.


5. Massaggio dopo gara
Si esegue alcuni minuti dopo il termine dello sforzo. Lo scopo è quello di rilassare e disintossicare i muscoli per eliminare fatica, contratture e crampi.
La sua azione è di recupero, favorisce il drenaggio del sangue venoso
e conseguentemente delle tossine prodotte, migliorando quindi l’apporto di sangue arterioso. La durata del trattamento, superiore a quella del pre-gara, è quantificabile tra i 25 e i 30 minuti ed è in ogni caso legata al grado di affaticamento. Se l’atleta è molto stanco, il massaggio deve essere leggero e di breve durata, per poi essere approfondito il giorno successivo.
Il massaggio deve favorire il drenaggio dei muscoli e deve essere svolto con movimenti lenti e delicati.
Il massaggio dopogara crea un piacevole effetto sedativo, stimolando i recettori nervosi presenti sulla cute. L’abbinamento ideale a questo tipo di massaggio è una crema tonificante, grazie alla sua manualità e i suoi principi attivi. In essa, la sinergia tra gli ozonidi, con la loro capacità vasodilatante e ossigenante dei tessuti, e i benefici provenienti dai suoi estratti naturali, determina un rapido recupero nel dopo-gara, soprattutto in caso di sforzo anaerobico.
Al termine della sessione di massaggio e per tonificare e rinfrescare le zone soggette a sforzo è inoltre opportuno utilizzare un olio rinfrescante.