Dott. Ruben Panizzut
Fisioterapista e Kinesiologo
Specialista in Riabilitazione Ortopedica e Sportiva

VACUUM

 

Il vuoto meccanica è un ulteriore elemento utile nel trattamento della sindrome miofasciale funzionale sia nel trattamento compartimentale che nel trattamento a spot.Il vuoto viene creato all’interno di una coppa di varie dimensioni con una pressione negativa che può arrivare -10 -15 mmhg.

La depressione tessutale consente:
• scollamento verticale omogeneo del tessuto su uno spot ben definito senza interessare i tessuti circostanti
• spread out dei fattori dell’infiammazione che vengono diluiti su una superfice più ampia di tessuto
• vasodilatazione meccanica arteriolare e venulare ¡¡ diastasi dei ponti actomiosinici e delle unità sarcomeriche


Il principio del vacuum deve rispettare come indicazione di massima il bilancio delle forze di straling. L'equazione di Starling è una equazione formulata nel 1896 che illustra il ruolo della forza idrostatica e oncotica (le cosiddette Forze di Starling) nel movimento dei fluidi attraverso membrane capillari.
• I movimento dei fluidi per capillarità può avvenire come risultato di due processi:
• diffusione filtrazione
L'equazione di Starling fa riferimento al solo movimento di fluido per filtrazione.
• La filtrazione attraverso la parete dei capillari dipende dalla pressione idrostatica esistente nel capillare meno la pressione idrostatica esistente nel liquido interstiziale. Ma a questa pressione idrostatica si oppone il gradiente osmotico (dovuto alla pressione oncotica delle proteine plasmatiche) diretto verso l'interno del capillare.
• Infatti la parete dei capillari (barriera tra plasma e liquido interstiziale) permette il libero passaggio dell'acqua e di piccole molecole ma non lascia passare in quantità significative le proteine plasmatiche per cui queste si trovano nel plasma in forte concentrazione; essa si comporta come una membrana impermeabile alle proteine plasmatiche che esercitano una pressione osmotica (chiamata pressione oncotica) pari a circa 25 mmHg.
• In sintesi la filtrazione attraverso la membrana dei capillari è determinata dalla pressione idrostatica cui si oppone la pressione osmotica. Pertanto a livello dell'estremità arteriosa del capillare dove la pressione idrostatica supera la pressione oncotica, il liquido passa dai capillari negli spazi interstiziali. All'estremità venosa del capillare invece, dove la pressione oncotica supera la pressione idrostatica, il liquido rientra nei capillari.
• PRESSIONE DI FILTRAZIONE = PRESSIONE IDROSTATICA EFFETTIVA - PRESSIONE ONCOTICA EFFETTIVA